In una nota pubblicata il 12 gennaio 2024, la National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA) degli Stati Uniti ha dichiarato: "Il 2023 non solo è stato l'anno più caldo nei 174 anni di record climatici della NOAA, ma è stato il più caldo in assoluto... Continueremo a vedere record infranti ed eventi estremi in crescita finché le emissioni non saranno azzerate". L'impatto di questi record è sotto gli occhi di tutti: ogni giorno le cronache raccontano di disastri associati al riscaldamento globale - tra cui siccità, innalzamento dei mari ed eventi meteorologici estremi - che colpiscono sempre più spesso non solo i cittadini del mondo, ma anche le aziende e le istituzioni pubbliche, con costi umani ed economici estremamente elevati.
Come ormai sappiamo tutti, l'aumento delle temperature è dovuto alle emissioni di gas a effetto serra (GHG) legate all'attività umana - non solo ai trasporti alimentati da combustibili fossili, al riscaldamento domestico, all'edilizia e all'industria, ma anche all'agricoltura che rilascia, tra gli altri, metano. Queste emissioni si stanno accumulando nell'atmosfera più velocemente di quanto la natura - attraverso i "pozzi" di carbonio degli oceani e delle foreste - possa assorbirle. Per questo motivo sono necessarie strategie integrate per "decarbonizzare" le nostre economie. Per decarbonizzazione si intendono le attività che porteranno a una massiccia riduzione delle emissioni - e infine all'eliminazione - dei gas serra che riscaldano l'atmosfera. La tecnologia si sta evolvendo rapidamente e ci sono alcune strategie chiave che, se adottate in modo integrato, possono aiutare a raggiungere la decarbonizzazione.
Queste strategie includono l'elettrificazione degli usi (e il suo complemento: produrre quantità crescenti di energia da fonti rinnovabili), la digitalizzazione delle infrastrutture (per rendere più efficiente l'uso dell'energia) e lo stoccaggio del carbonio (CCS, che rimuove le emissioni di CO₂ prodotte dall'uomo dall'atmosfera). Sebbene le nuove tecnologie entrino in funzione ogni giorno, l'aumento della portata delle energie rinnovabili nell'ambito degli sforzi per eliminare gradualmente i combustibili fossili rappresenterebbe di per sé un contributo significativo.
Cos'è la decarbonizzazione e perché è un traguardo importante?
L'anidride carbonica (CO₂) - uno dei principali gas a effetto serra (GHG) - viene emessa nell'atmosfera dalle attività umane sia in ambito residenziale che industriale, come l'edilizia, i trasporti, l'agricoltura e la produzione di elettricità. La decarbonizzazione - come dice il nome - è il processo di riduzione o eliminazione delle emissioni di gas serra attraverso la graduale eliminazione dell'uso di combustibili fossili e il passaggio a fonti di energia rinnovabili come la luce solare, il vento e il calore geotermico. È il motore principale della transizione energetica, a sua volta cruciale per combattere il cambiamento climatico.
Secondo alcuni scienziati, la decarbonizzazione è solo il primo passo di un processo necessario per raggiungere le "emissioni nette", quando le attività umane rimuoveranno dall'atmosfera più anidride carbonica di quanta ne abbiano immessa. Tuttavia, secondo alcuni esperti, per raggiungere questo obiettivo è necessario fare una distinzione tra l'anidride carbonica e i gas serra in generale, poiché questi ultimi includono anche - ad esempio - il metano prodotto dalle attività agricole. Il metano (che è anche il componente principale del gas naturale) "è ampiamente considerato il secondo gas serra più importante, dopo l'anidride carbonica", secondo un articolo pubblicato a gennaio sul Climate Portal del Massachusetts Institute of Technology.
Fortunatamente, il percorso verso la decarbonizzazione prevede molte strategie che possono aiutare a raggiungere l'obiettivo delle emissioni zero e quindi a mitigare le conseguenze peggiori del riscaldamento globale e dei cambiamenti climatici.
Il primo passo è l'elettrificazione delle attività residenziali e commerciali, nonché della mobilità. Un altro passo è investire nella produzione di energia pulita. Se l'elettrificazione è l'obiettivo finale, è importante che venga raggiunta attraverso l'uso di fonti energetiche sostenibili: elettrificare l'economia bruciando più carbone o gas naturale non risolverà il problema dei gas serra, ma lo sposterà solo dagli utenti finali ai produttori. Pertanto, è fondamentale che l'elettrificazione si basi sull'uso di fonti rinnovabili come il solare, l'eolico, l'idroelettrico e il geotermico. Importante è anche la digitalizzazione: l'introduzione di tecnologie digitali e di applicazioni Internet-of-Things (IoT) renderà l'uso dell'energia sempre più efficiente, contribuendo a ridurre le emissioni di gas serra e aiutando le aziende, i governi e i privati cittadini a risparmiare sulle bollette energetiche.
Il processo di decarbonizzazione e transizione energetica
Sebbene siano molti gli elementi che l'umanità deve mettere insieme per "risolvere" il puzzle del cambiamento climatico e invertire la rotta del riscaldamento globale, due spiccano come cruciali: la decarbonizzazione (discussa in precedenza) e la transizione energetica. Per transizione energetica intendiamo sia il passaggio del settore energetico globale dai sistemi di produzione energetica basati sulle fonti fossili - petrolio, gas naturale e carbone - alle fonti rinnovabili come il solare, l'eolico, il geotermico e l'idrogeno pulito, sia l'aumento dell'efficienza nella produzione, distribuzione e consumo di energia, che promuove una massiccia riduzione delle emissioni climalteranti.
Secondo le Nazioni Unite, la transizione energetica è importante perché rappresenta un percorso per mantenere il riscaldamento globale a non più di 1,5°C al di sopra dei livelli preindustriali - come richiesto dall'Accordo di Parigi - un obiettivo che può essere raggiunto solo riducendo le emissioni globali di gas serra del 45% entro il 2030 e a zero entro il 2050. Il raggiungimento di questi obiettivi è considerato fondamentale per mitigare gli effetti destabilizzanti del cambiamento climatico.
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