Investimenti per le energie rinnovabili e le reti elettriche
L'amministratore delegato ha ribadito l'impegno di Enel a spegnere completamente gli impianti a carbone entro il 2027 e a raggiungere le zero emissioni di gas serra entro il 2040, quando tutta l'energia venduta dall'azienda sarà generata al 100% da fonti rinnovabili. Già entro il 2030, l'azienda ridurrà le sue emissioni totali assolute del 68% rispetto al livello di riferimento del 2017, ha dichiarato Cattaneo. Il piano - che secondo l'amministratore delegato è "conforme al percorso di 1,5° Celsius" stabilito dall’Accordo di Parigi - è supportato da circa 35 miliardi di euro di investimenti nel periodo, di cui 12,1 miliardi di euro saranno dedicati alle energie rinnovabili, dove Enel si orienterà verso l'eolico onshore e i sistemi di accumulo di energia a batteria (BESS) - fondamentali per immagazzinare l'energia e bilanciare la domanda, dal momento che le energie rinnovabili costituiscono una quota crescente dell'offerta energetica - e al repowering.
Le reti riceveranno la maggior parte degli investimenti nel corso del piano, con circa 18,6 miliardi di euro spesi per migliorarne la qualità, la resilienza e la digitalizzazione, oltre che per creare nuove connessioni.
Infine, circa 3 miliardi di euro saranno dedicati allo sviluppo di soluzioni per i clienti, con particolare attenzione a pacchetti "bundle" di prodotti e servizi, adattati a diversi tipi di utenti - consumatori privati/residenziali, amministrazioni pubbliche, PMI - e offerti attraverso un unico touchpoint, facilitando l'accesso e migliorando l'esperienza complessiva.
Un'impronta geografica più piccola ma più mirata e redditizia
Un mondo energetico accessibile costruito intorno ai nostri clienti
"I driver principali della nostra strategia commerciale saranno la segmentazione avanzata dei clienti, anche con il supporto dell'Intelligenza Artificiale, per limitare il churn e promuovere un'offerta personalizzata."
Il CEO ha inoltre affermato che i canali saranno riuniti "per migliorare l'efficienza nell'acquisizione e nella gestione dei clienti", ha ribadito che ci si concentrerà su "key account dedicati per i migliori clienti B2B e B2G" e su "nuovi modelli operativi che coprono commodity e servizi con un unico punto di contatto", e ha sottolineato una "migliore esperienza del cliente attraverso processi semplificati e digitali per il caring, la fatturazione e la retention".
I "tre pilastri" che garantiscono la sostenibilità finanziaria e ambientale
"Le operazioni del Gruppo si baseranno su processi semplificati, [che porteranno a] un'organizzazione più snella con una chiara responsabilità", ha spiegato Cattaneo, aggiungendo: "Manterremo una rigorosa disciplina dei costi operativi per migliorare la generazione di cassa e compensare l'aumento dell'inflazione e del costo del capitale". Infine - ma non meno importante - il terzo "pilastro", la sostenibilità, che agli occhi dell'amministratore delegato non si riferisce solo agli impatti ambientali delle operazioni di Enel, ma anche agli impatti sui conti dell'azienda. L'amministratore delegato ha dichiarato che l'obiettivo del piano è quello di "creare un modello di business sostenibile in grado di autofinanziare le proprie esigenze e di continuare ad affrontare i problemi legati al cambiamento climatico", consentendo al contempo una riduzione della leva finanziaria del Gruppo e garantendo il pagamento di un dividendo annuale. Il precedente Piano Strategico prevedeva che l'azienda avesse un rapporto debito netto/EBITDA compreso tra 2,4x e 2,5x entro il 2026; con l'attuale piano tale rapporto scenderà leggermente, ha spiegato Cattaneo, a circa 2,3x, contribuendo a migliorare il rating di Enel, che a sua volta ridurrà il costo del capitale.